THE SOFT MACHINE - 1°st USA Censored

SOFT MACHINE

THE SOFT MACHINE - 1°st USA Censored 40,00€
Codice Prodotto: 58601
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Descrizione

LP - USA - 1968 - PROBE - CPLP 4500 X - EX / VG +

1° Stampa USA del 1968 con Copertina Censurata e durata delle tracce sulla copertina che differiscono da quella delle labels - Vinile in ottime condizioni - Copertina in buono stato con qualche punto di scolorimento - Inner sleeve della "ABC/Dunhill Records"

The Soft Machine (1968) è l'album di debutto dei Soft Machine, gruppo appartenente alla scena di Canterbury. L'opera ha esercitato una rilevante influenza nello sviluppo successivo del rock progressivo e del jazz-fusion.La tournée durò fino a marzo e diede modo al gruppo di mostrare il proprio valore tanto da assicurarsi un contratto con la ABC Records per la realizzazione dell'album. Le registrazioni si tennero ai Record Plant Studios di New York con l'assistenza di Chas Chandler, produttore di Hendrix, e Tom Wilson, produttore dei Velvet Underground e delle Mothers of Invention.Il suono si discosta sensibilmente dai precedenti lavori del gruppo, la parte chitarristica di cui Allen era protagonista viene messa in secondo piano e diventa predominante l'organo di Ratledge impostato sul jazz, che accompagna le parti vocali di Wyatt e Ayers, rispettivamente alla batteria e al basso. Anche la parte ritmica ha in quest'album un peso minore rispetto ai lavori precedenti e viene soppiantata da ampi spazi dominati dalle tastiere, che con un suono frastagliato portano il gruppo in una nuova strada sperimentale. L'album è stato anche considerato uno dei primi esempi di musica underground inglese che precorre il rock progressivo.Malgrado il buon risultato conseguito, i Soft Machine non riuscirono ad imporsi nel Regno Unito, dove avrebbero continuato la loro carriera. L'album fu inizialmente pubblicato solo negli USA e sarebbe uscito in UK non prima del 1970. Esausto per il lunghissimo tour e desideroso di intraprendere la carriera solista, Ayers lasciò il gruppo e fu rimpiazzato da Hugh Hopper, che è l'autore di buona parte dei brani nella prima facciata dell'album ed aveva seguito la band negli Stati Uniti in qualità di roadie. Il nuovo entrato avrebbe contribuito sensibilmente insieme a Ratledge a trasformare in modo definitivo i Soft Machine in un gruppo di jazz rock.

A1 Hope For Happiness 4:20

A2 Joy Of A Toy 2:49

A3 Hope For Happiness (Reprise) 1:37

A4 Why Am I So Short? 1:38

A5 So Boot If At All 7:22

A6 A Certain Kind 4:10

B1 Save Yourself 2:25

B2 Priscilla 1:05

B3 Lullabye Letter 4:37

B4 We Did It Again 3:46

B5 Plus Belle Qu'une Poubelle 1:01

B6 Why Are We Sleeping? 5:31

B7 Box 25/4 Lid 0:47

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